Una realtà sociale inconfutabilmente satanista e torturatrice - il caso Sardegna
Dopo la fine della seconda guerra mondiale gli USA emersero come potenza globale unica, capaci di essere sfidati ideologicamente e militarmente solamente da una URSS che non riusciva a stare al passo riguardo l'aumento della produttività e la ricerca tecnologica nel campo produttivo.
Nel contesto della guerra fredda e in generale la Sardegna è strategicamente molto importante per controllare Europa ed Africa del Nord. Presumibilmente per questo motivo subito dopo la guerra venne diffuso il satanismo in Sardegna. Fare ciò avrebbe messo gran parte della popolazione contadina al riparo da ribellioni comuniste o per la riforma agraria, e perciò assicurato il controllo anglostatunitense sull'isola.
Le indagini private del 2014-15 portarono alla luce una vasta parte della Sardegna affiliata al satanismo. I fatti che portarono alla scoperta di ciò sono il concepimento dei figli dei satanisti durante i sabba satanisti oppure durante le festicciole cattoliche dei paesi in cui abitano. L'intensificazione delle torture verso le persone da essi concepite esclusivamente allo scopo di esser torturati nei bienni in cui i sabba satanisti cadono più o meno nei week end. Le induzioni a suicidio, o gli omicidi tramite torture ed altri mezzi, nei giorni di feste cattoliche o di sabba satanista.
Questo sistema copre una vasta parte della popolazione della Sardegna. In alcune zone si toccano livelli di adesione al satanismo attorno al 95% degli abitanti, in altre zone la diffusione è minore. Ma il sistema è quello spiegato sopra.
Date di nascita e perciò concepimento, di morte, sono facilmente reperibili, ed essendo così sistematiche e su vasta scala rendevano ormai impossibile il nascondere il satanismo in Sardegna e di conseguenza le torture elettroniche.
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